PROVINCIA |
Agrigento |
COMUNE |
Sambuca di Sicilia |
INDIRIZZO |
Via Panitteri n° 31, Sambuca di Sicilia (AG), Italia |
ORARI |
APERTURA |
CHIUSURA |
Museo Archeologico Palazzo Panitteri
Da martedì a domenica |
9.00 |
13.00 |
Museo Archeologico Palazzo Panitteri
Da martedì a domenica |
16.00 |
20.00 |
GIORNO DI CHIUSURA |
Lunedì |
COSTO DEL BIGLIETTO |
INTERO |
RIDOTTO |
MUSEO ARCHEOLOGICO PALAZZO PANITTERI |
6 € |
3 € |
Il Palazzo Panitteri, originariamente denominato “Truncali”, venne costruito come torrione di avamposto lungo le mura che circondavano l’antica Zabut (oggi Sambuca), successivamente diventa dimora patrizia. Il palazzo appartenne al prete Don Bartolo Truncali nipote di un omonimo zio, leggendario ladro di bestiame, che visse tra il XVI e il XVII secolo. Questi abitò il palazzo dopo averlo consolidato e ristrutturato. Successivamente passò al prelato Don Giuseppe Panitteri, nato il 2 ottobre 1767. Poi fu abitato dalla famiglia Amodei fino al gennaio 1968. Danneggiato dal terremoto, è stato acquistato dal comune di Sambuca che ha fatto redigere un progetto di recupero, restauro e ristrutturazione per farne un museo archeologico regionale con i reperti di Adranone.
Il Museo Archeologico Palazzo Panitteri comprende un percorso di visita suddiviso in due settori, uno dedicato rispettivamente ai contesti abitativi, cultuali e d’interesse pubblico ovvero, il settore A e l’altro dedicato alla Necropoli, il settore B. Per l’allestimento delle sale della necropoli, sono state utilizzate, attraverso un mirato intervento di restauro conservativo, alcune vetrine realizzate dall’architetto Franco Minissi, realizzando una sorta di museo nel museo, la cui funzionalità, che risulta ancora oggi efficace, mette in evidenza la preziosità dei reperti facendoli assurgere ad opere d’arte.
Il percorso inizia con la visita della “Sala introduttiva”, dove si può ammirare l’inquadramento topografico e storico-archeologico del sito, e proseguendo poi con le successive sale:
Sala 1 – “Fortificazioni e Acropoli” vengono esposti i materiali provenienti dai saggi effettuati lungo il circuito murario e quelli rinvenuti sul pianoro sommitale dell’acropoli. I frammenti ceramici e i manufatti esposti si riferiscono soprattutto alle fasi relative all’insediamento indigeno e alla città greca (metà VII-V sec. a.C.) ma non mancano evidenze da mettere in relazione con la ricostruzione punica del IV sec. a.C. (cornice a gola egizia dal Tempio sull’Acropoli) e con l’assedio romano della prima metà del III sec. a.C. (proiettili in pietra dall’Acropoli).
Sale 2-3 – “Sale dedicate ai contesti abitativi”, di uso pubblico e cultuali rinvenuti nel I e II terrazzo sotto l’Acropoli e databili tra il IV e la prima metà del III sec. a.C.;
Sala 4 – “Settore centrale”, continua l’esposizione di materiali provenienti dai contesti abitativi e da edifici pubblici.
Sala 5 – “Fattoria”, prosegue con l’esposizione dei materiali rinvenuti nel complesso artigianale e nel Santuario,
Sala 6 – dedicata agli elementi architettonici portati alla luce nel sito.
Sale 7-8 – dedicate alla necropoli con corredi del VI e V sec. a.C. e del IV-III sec. a.C.
Sala 9 – In questa ultima sala vengono infine proposte al visitatore alcune suggestioni di ordine etno/antropologico.
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