Festa di San Giorgio a Modica

I festeggiamenti sono caratterizzati dall’attaccamento dei cosiddetti “Sangiorgiari” al simulacro del santo, che viene tradizionalmente portato a spalla per le vie della città.

La figura di San Giorgio nel territorio della contea di Modica e in particolare a Modica stessa affonda le sue radici dal 1090 quando il conte Ruggero fu ispirato in sogno dal megalomartire alla vittoria nella battaglia di Cerami contro i musulmani. L’evento suscitò una forte attrazione per il Santo tanto da stimolare un vero sentimento devozionale. Tale culto è cresciuto nel popolo in modo anomalo in quanto imposto dall’alto (dal potere politico) ma, malgrado questo la devozione si espansa sempre più. San Giorgio quindi fu scelto Patrono della Città e titolare della omonima matrice e ne fu l’indiscusso fino al XVII sec. quando i canonici della collegiata di San Pietro avanzarono delle pretese riguardo la matricità e il patronato a causa dell’espansione della nuova parte bassa dopo il terremoto.

I festeggiamenti di San Giorgio, compatrono della città di Modica (Ragusa) insieme a San Pietro, si svolgono il fine settimana successivo al 23 aprile e sono caratterizzati dall’attaccamento dei cosiddetti “Sangiorgiari” al simulacro del santo, che viene tradizionalmente portato a spalla per le vie della città, in un clima festoso sempre crescente.

I “Sangiuggiari”, acerrimi nemici dei “Sampittrari” per la contesa tra i due santi (San Giorgio e San Pietro) del titolo del patrono, portano a spalla il simulacro del venerabile per le vie della città. La domenica pomeriggio, l’uscita del simulacro salutato da raffiche di volantini e abbondanti fuochi d’artificio e la processione che si snoda pare tutta la città alta e bassa. Elemento particolare è l’andatura del Santo, questo viene fatto procedere a passo veloce con alcuni sprazzi in cui viene fatto correre, simulando il galoppo del cavallo. Il giro del santo e’ intervallato da alcune soste (fimmati) per far rifocillare i portatori. Le vivande erano tradizionalmente vino e uova sode. Ora vi è ogni genere di ben di Dio. Tradizionale, fino a vent’anni fa era la sosta da donna Natalizia che per l’occasione faceva anche sparare una moschetteria abbondante. Il rientro di S.Giorgio, che avviene in tarda serata è molto suggestivo poichè il simulacro, dopo i fuochi conclusivi, rientra in chiesa e viene fatto girare più volte tra le navate (i gira) e solo quando si è stanchi viene riposto nel transetto.

Per maggiori informazioni: www.comune.modica.rg.it

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    Categoria: FESTE RELIGIOSE

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