Militello Rosmarino (ME) celebra il suo Santo Patrono e Protettore, con la tradizionale Festa di San Biagio, che si svolge il 3 febbraio, festa liturgica del santo.” SCIARA CA RAMA” e i “CANNIZZOLI” – infiorescenze accese- che illuminano il percorso della “Rama” – un alberello d’alloro- portato in processione per le vie del paese, che termina in piazza Lodato dove, tra gli applausi dei numerosi presenti, si dà fuoco alle infiorescenze precedentemente accatastate.
I festeggiamenti hanno inizio con la Festa della Candelora (2 febbraio), processione del simulacro della Madonna Immacolata, che viene trasportata in processione dalla Chiesa Madre fino all’antica abbazia di Santa Maria Lo Brignolito, aperta solo in onore della festa e benedizione delle candele Sulla statua della Madonna è appesa una fronda di alloro sulla è adagiato un quadro di San Biag io. La sera del 2 febbraio si effettua una seconda processione che vede numerose torce illuminare il percorso della processione con un falò finale. Benedizione del Pane nella casa di San Biagio, a seguire il tradizionale “SUNETTU”. Ma il giorno vero e proprio della festa è il 3 febbraio quando i fedeli portano in processione la statua del Santo posta sulla vara barocca (datata 1596) adornata con gli ori, simbolo degli ex-voto dei fedeli, i nastri colorati ed i campanelli d’argento. La processione termina alla Piazza principale dove si potrà assistere alla “salita in corsa” dei “sambrasisi” (corsa di uomini e donne a piedi scalzi) e alla benedizione dei nastri colorati. Dalla piazza si ritornerà indietro fino alla chiesa madre.
Il Santo viene celebrato nuovamente con la Festa estiva il 24 e 25 agosto. La settimana precedente la festa “Ottava di San Biagio” con processione, la comunità e le autorità civili e militari, si stringono attorno al Quadro di S. Biagi – un basso rilievo argenteo riproducente il Santo nell’atto in cui salva un bambino da sicura morte per aver inghiottito una lisca di pesce, per questo il Taumaturgo armeno è venerato come protettore della gola- per perpetuare un’antica tradizione che vuole il quadro del Protettore raggiungere uno dei punti più alti del centro cittadino. La processione, rallegrata dal suono della banda, si snoda dalla “Casa di S. Biagio” e, dopo aver toccato alcune vie del centro e superato la lunga salita, raggiunge la contrada Cottonaro. Qui – dopo il tradizionale sparo di mortaretti che annuncia ai paesi del circondario l’apertura ufficiale dei festeggiamenti in onore di S. Biagio, ha luogo un momento di preghiera, la benedizione e la la degustazione del pane.
La domenica antecedente la festa, Pellegrinaggio e Cavalcata al “Cugnu” di San Vrasi e celebrazione della messa. Il 24 agosto “Rito dell’Entrata”, processione della Madonna del Carmelo, “Traslazione” della statua di San Biagio dalla Sua Cappella all’Altare Maggiore della Chiesa Madre, “Entrata” della Festa con lancio di “Cucciddati”, prodotti dai panificatori locali. Il giorno 25 agosto, processione del venerato Simulacro di San Biagio.
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