Festa del Santo Patrono, San Giuseppe a Salaparuta (TP) il 19 Marzo. Dal 1977 San Giuseppe è il patrono di Salaparuta. La religiosità è un elemento che contraddistingue gli abitanti di questa comunità i quali hanno sempre dimostrato nel corso dei secoli fervente venerazione per i propri protettori, San Giuseppe e la Beata Vergine del Piraino, ai quali dedicano solenni festeggiamenti. Molto caratteristica è l’atmosfera che avvolge questo paese il 18 e 19 marzo.
In onore del Santo alcune famiglie, particolarmente devote, preparano nelle loro case bellissimi altari a più ripiani, incorniciati da due alberi di alloro (segno della condizione beatifica e soprannaturale della Santa Famiglia). Attraverso l’intercessione del Santo della Provvidenza, la famiglia chiede la grazia a Dio o lo ringrazia per averla ricevuta. In alto è posta l’immagine della Santa Famiglia: da lì si diparte e lì converge il significato teologico e salvifico dei misteri rappresentati dall’altare. Decine e decine di pietanze d’ogni genere sono disposte su bianche tovaglie ricamate. Tra i dolci tipici della festa di San Giuseppe, spicca la “pignolata”.
L’altare è un trionfo di colori che dà il senso dell’abbondanza, simbolo dei frutti della terra offerti al Signore. Ma, soprattutto, questa festività è il trionfo del pane, dono quotidiano della Provvidenza Divina. Pane di forme e dimensioni diverse, tra cui i cosiddetti “cucciddata”, che devono essere almeno tre, come i membri della Santa Famiglia. Le donne di Salaparuta, per tradizione, sono particolarmente abili a preparare la cosiddetta “spera”, un ostensorio arricchito con impasto di fichi al centro del quale è intagliato il monogramma che è il simbolo di Gesù, Salvatore degli uomini. Alla mensa presso l’altare vengono invitati tre bambini, detti “li santi”, che rappresentano la Santa Famiglia, un tempo si invitavano i più poveri del paese. Dopo aver lavato le mani col vino rosso, che richiama al sangue che divenne vino nelle mani di Cristo durante l’Ultima Cena, i “santi” assaggiano tutte le pietanze preparate e servite dalla padrona di casa, a partire dalla pasta col sugo di pomodoro, simbolo di fertilità, a cui vengono aggiunti cavolfiore, finocchietto selvatico e mollica abbrustolita e zuccherata. Quando il pranzo sarà finito, ciò che rimarrà sarà offerto a parenti e amici. Il giorno 18 ai visitatori vengono offerti dolci, pani e ceci e chi lo riceve non deve per tradizione rispondere grazie, in quanto “il dono è dovuto all’ospite”.
La Festa di San Giuseppe, legata all’umile lavoro affrontato con rassegnazione per amore della famiglia, è il simbolo di questa terra e della sua gente; è un atto di amore verso la Salaparuta di oggi; è un segno di speranza per la Salaparuta che verrà.
Il 16 marzo celebrazione della Santa Messa, il 17 marzo sempre con il rito della Santa Messa, mentre il 18 marzo dopo la Santa Messa saranno celebrati i Vespri Solenni.
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