La manifestazione si svolge nei tre giorni antecedenti la festa di San Giuseppe e consiste nel trasportare per il paese, di casa in casa, la statua lignea di Gesù Bambino, staccata dalla mano di San Giuseppe. La prima sera “u bamminu” viene ospitato nella chiesa della SS. Trinità, la seconda nella Chiesa del Collegio di Maria, la terza infine viene riportato nella chiesa del Carmine.
La festa di Gesù Bambino si svolge nei tre giorni antecedenti la festa di San Giuseppe, 16,17,18 marzo, probabilmente trae spunto dall’ episodio narrato nei vangeli, di Gesù che si allontana dalla casa di Nazareth e ritrovato dopo tre giorni nel tempio.
Questa manifestazione religiosa, che non ha riscontri in altri paesi siciliani, consiste nel trasportare di casa in casa per il paese la statua di Gesù Bambino, staccata dalla mano di san Giuseppe, che insieme costituiscono un gruppo ligneo attribuito al Bagnasco.
In dialetto, “u bamminu” Gesù Bambino, viene trasportato a braccia dai falegnami del luogo,nelle case di giovani sposi viene adagiato supino sui letti, i quali appendono al simulacro una coccarda (scocca) di colore azzurro o rosa a seconda del desiderio di un primogenito maschio o femmina, con dentro un dono in denaro, anticamente si offrivano doni in natura quali frumento, ecc. ,mentre in altre abitazioni viene posto sui letti in posizione eretta.
La prima sera “u bamminu” viene ospitato nella chiesa della SS Trinità, la seconda nella Chiesa del Collegio di Maria, la terza sera, la statua di Gesù Bambino, viene riportata nella chiesa del Carmine, per ricongiungersi a San Giuseppe.
La festa si conclude il 19 marzo con la festa di San Giuseppe, entrambe le statue vengono portate in processione per le vie del paese, a cura delle maestranze locali associate in confraternite.
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