Solenni festeggiamenti in onore del Patrono San Nicola a Trecastagni (CT) la prima domenica di dicembre. Le prime notizie del culto di S.Nicola a Trecastagni risalgono agli inizi del XV secolo, allorquando venne demolita la vetusta chiesa madre, dedicata alla Madonna della Misericordia, per far posto all’attuale chiesa, che fu sin dall’inizio dedicata a S.Nicola; tale notizia trova conferma nella bolla del 31 Marzo 1446 di Papa Eugenio IV, con cui il Pontefice elevava a dignità di Collegiata la chiesa di S.Maria dell’Elemosina di Catania, aggregando ad essa varie chiese della Diocesi, tra le quali la chiesa di “S.Niccolò” di Trecastagni. Altre notizie relative al culto in onore del Santo si trovano nelle giuliane del ‘600, conservate presso l’archivio parrocchiale, in cui sono annotate le spese per la festa di S.Nicola: “Spisi per rotula 14 di pulviri per la festa di San Nicola e per la luminaria” (1616).
La festa doveva essere molto sentita: basti pensare che, come asseriscono gli storici Mons. Giovanni Lanzafame e Vito Zappalà Nicolosi, i nudi, che oggi rendono omaggio ai SS.MM. Alfio, Filadelfo e Cirino, non erano altro che i marinai, i quali, scampati alle tempeste, venivano a ringraziare così come si trovavano vestiti, il Santo protettore dei marinai, portando in dono grossi ceri. Il giorno della festa la statua del Santo, portata a spalla dai devoti, esce dalla porta principale della chiesa ad Egli dedicata e viene portato in processione sul fercolo della Madonna del Carmelo.
Il sabato, vigilia della festa, durante la messa, SVELATA del Simulacro del S. Patrono, canto dell’inno e traslazione dell’immagine dalla cappella all’altare maggiore. La domenica mattina TRIONFALE USCITA dalla porta maggiore del Simulacro di S. Nicola, accolto dal suono delle campane, fuochi d’artificio, carte colorate, musiche di banda, e portato in processione. Il percorso della processione cambia ogni anno, ma una tappa fissa è il Largo dei Bianchi dove viene accolto con il suono di trombe. Il rientro del Santo in chiesa intorno all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, dopo il solenne pontificale, le Reliquie e il Simulacro di S. Nicola vengono portati nuovamente in processione, al termine della quale si fa rientro in Chiesa Madre per la Cerimonia conclusiva e la venerazione delle S. Reliquie.
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