rr zucchero, farina “00”e cannella. Preparazione: L’impasto va lavorato subito prima che si rapprenda per via dell’eccesso di zucchero e ne risulti impossibile il modellamento. Le forme sono piccole e assumono sembianze di colombe o di galli o di piccoli rombi, su cui si incidono disegni o si fanno dei punzoni. Si lasciano asciugare a temperatura ambiente per qualche giorno e, dopo aver bagnato leggermente la base, si passano al forno. Con la cottura si fonde parte dello zucchero che viene a formare una base dorata sotto la colomba che invece si sbianca. foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento foodtoursicily Nessun Commento
RICONOSCIMENTO DELLA DENOMINAZIONE NAZIONALE:
La “palummedda” o “pastifuorta” è riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale siciliano dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
TERRITORIO DI PRODUZIONE:
Comuni dell’Area Iblea nel periodo pasquale.
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO:
Piccole colombe in pastaforte, realizzate con zucchero, farina doppio zero e cannella. Hanno una forte consistenza, da qui il nome di pasteforti.
DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA:
Ingredienti:
MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO:
Nessuna attrezzatura specifica.
DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA:
Laboratori di pasticceria.
ELEMENTI CHE COMPROVINO CHE LE METODOLOGIE SIANO STATE PRATICATE IN MANIERA OMOGENEA E SECONDO REGOLE TRADIZIONALI PER UN PERIODO NON INFERIORE AI 25 ANNI:
Tramandata dai nonni ed ancora prima, si dice che fosse regalo di scambio tra i fidanzati.
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