RICONOSCIMENTO DELLA DENOMINAZIONE NAZIONALE: |
Il miele millefiori è riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale siciliano dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. |
TERRITORIO DI PRODUZIONE: |
Solarino (SR) |
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO: |
Origine: La produzione di questo tipo di miele avviene come si intuisce già dal nome, a partire dal nettare dei fiori di piante quanto mai variabili, sia spontanee, che coltivate, che ornamentali. Le caratteristiche del prodotto sono perciò estremamente variabili a seconda delle diverse zone geografiche e del periodo di produzione in funzione delle specie vegetali in fioritura da cui le api raccolgono il polline. Aspetto del prodotto: Colore: Variabile, più o meno scuro a seconda delle zone, della stagione e dei fiori maggiormente presenti nel territorio. Stato fisico: Variabile, più o meno fluido o cristallizzato a secondo dei fiori maggiormente presenti nel territorio. Odore: Variabile a seconda dei fiori maggiormente presenti nel territorio. – Sapore: Variabile a seconda dei fiori maggiormente presenti nel territorio. Caratteristiche melissopalinologiche: In questi mieli le specie vegetali rappresentate sono quanto mai variabili, a secondo della zona di produzione e del periodo di produzione e ciò ovviamente determina l’eterogeneità dei granuli pollinici osservabili. Numero assoluto di granuli pollinici in 10 gr. di miele: molto variabile, compreso in genere tra 20.000 e 100.000. In alcuni campioni si possono osservare valori < 10.000, ed in altri, a seconda delle diverse zone di produzione, valori > 500.000. Classe di rappresentatività: variabile. |
DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
Il miele viene estratto dai favi con il metodo della centrifugazione, filtrato e conservato a temperatura ambiente in luogo fresco. |
MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO: |
Si utilizzano smielatori in acciaio, pompa dosatrice, vasetti in vetro |
DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
Il locale di lavorazione di circa 168 mq. diviso in 5 ambienti: 1) Ambiente di smelatura 2) Ambiente di confezionamento e stoccaggio 3) Deposito materiale vario 4) Antibagno 5) Bagno. |
ELEMENTI CHE COMPROVINO CHE LE METODOLOGIE SIANO STATE PRATICATE IN MANIERA OMOGENEA E SECONDO REGOLE TRADIZIONALI PER UN PERIODO NON INFERIORE AI 25 ANNI: |
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