RICONOSCIMENTO DELLA DENOMINAZIONE NAZIONALE: |
Il mandarino tardivo di Ciaculli è riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale siciliano dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Ed è inoltre un prodotto inserito fra i presidii Arca del Gusto di Slow Food. |
TERRITORIO DI PRODUZIONE: |
E’ diffuso nel litorale tirrenico del Palermitano e nella provincia di Catania. |
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO: |
Il mandarino di Ciaculli si presenta con frutti di colore aranciato, di media grandezza, prevalentemente privo di semi, di sapore dolce e giustamente acidulo. L’interesse della varietà è legato soprattutto al periodo di maturazione (febbraio-marzo), che coincide con una scarsa presenza di agrumi concorrenti. La varietà è tendenzialmente apirena, di pezzatura non grande con buccia sottile che si distacca facilmente. |
DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO: |
DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
ELEMENTI CHE COMPROVINO CHE LE METODOLOGIE SIANO STATE PRATICATE IN MANIERA OMOGENEA E SECONDO REGOLE TRADIZIONALI PER UN PERIODO NON INFERIORE AI 25 ANNI: |
Il mandarino è un agrume originario della Cina. E’ stato prodotto in Italia verso il 1800. La cultivar Tardivo di Ciaculli si è probabilmente originata da una mutazione gemmaria del mandarino Avana individuata agli inizi degli anni 50. |
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