RICONOSCIMENTO DELLA DENOMINAZIONE NAZIONALE: |
La gelatina di maiale “a liatina” è riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale siciliano dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. |
TERRITORIO DI PRODUZIONE: |
Comuni dell’area iblea. |
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO: |
Gelatina con carne di maiale: guanciale, orecchie, testa, piedi, lonza, cotenna, etc. |
DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
Cottura prolungata della carne in acqua, eliminazione delle ossa e separazione della carne dal brodo. Lasciata riposare per alcune ore, si porziona la carne in contenitori per la vendita diretta e vi si aggiunge il brodo, precedentemente sgrassato e condito con succo di limone e peperoncino. Si aspetta la coagulazione del brodo e lo si conserva nel banco frigo. |
MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO: |
Pentole in acciaio inox, mestoli, coltelli, contenitori in plastica, colino. |
DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
Laboratorio a norma e banco per la lavorazione, fornellone, cappa per la raccolta dei vapori. |
ELEMENTI CHE COMPROVINO CHE LE METODOLOGIE SIANO STATE PRATICATE IN MANIERA OMOGENEA E SECONDO REGOLE TRADIZIONALI PER UN PERIODO NON INFERIORE AI 25 ANNI: |
La gelatina di porco viene citata da un antico ricettario del Regno delle due Sicilie. |
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