“FESTA RANNI” Festa della patrona Sant’Anastasia a Motta Sant’Anastasia dal 20 al 25 agosto. La festa di S. Anastasia, Patrona di Motta Sant’Anastasia (CT), si celebra, ogni quattro, cinque anni. Anastasia, nobile romana, crebbe in una famiglia di pagani fino a quando la madre, Fausta, per opera del maestro Crisogono, si convertì al cristianesimo, accostando anche la figlia. Rimasta Vergine nonostante data in sposa al capitano romano Publio, nominato per ordine di Diocleziano ambasciatore presso il re di Persia, ordinò partendo di privare Anastasia di qualsiasi cosa affinché morisse. Ma a morire fu proprio lui, e la giovane vergine venne liberata. Fatta prigioniera poi a Tassalonica, dove si recò per portare conforto ai prigionieri durante la persecuzione dei cristiani, Anastasia visse un lungo periodo di sofferenze, che la portarono fino alla morte avvenuta il 25 dicembre del 304 nell’isola di Palmaria, su un rogo. Tutto ciò le venne procurato dalla malvagità del prefetto Floro dell’Illirico che cercò invano di corromperla, infatti, fonti ortodosse ci riferiscono invece che Anastasia morì nel 304 su un rogo a Sirmio nell’ Illirico.
La reliquia che viene venerata oggi a Motta Sant’Anastasia, viene donata “ufficialmente”, nel 1703, alla Chiesa di Motta, certificata e con l’autentica del sigillo di Papa Clemente XI. La reliquia consiste in un frammento d’osso di gamba sistemato in un avambraccio d’argento ed è conservata nella Chiesa madre di Motta Sant’Anastasia.
La mattina del 22 agosto i cerei dei tre Rioni, sontuosamente adornati, percorrono le vie del paese; nel primo pomeriggio fanno ingresso in Piazza Umberto, dove si esibiscono nelle tradizionali “ballate”, accompagnate dai fuochi d’artificio, dal suono delle bande musicali e dallo schiamazzo dei ragazzi che sventolano alti i colori della propria appartenenza. Dopo la messa della sera, i mottesi si danno appuntamento in Piazza Umberto per la cosiddetta “Calata del Partito”, uno spettacolo curato dai Rioni che generalmente si ispira alla vita e al martirio di S. Anastasia; spesso l’apoteosi della Santa è accompagnata dai fuochi d’artificio.
La mattina del 23 agosto ha luogo la tradizionale offerta della cera, a cui partecipano le autorità e i Rioni, che conducono i loro cerei in Chiesa. Nel pomeriggio si svolge la Discesa storica delle quartine, con rievocazioni scenografiche in costume d’epoca che fanno rivivere schegge del passato medievale di Motta. Il corteo, a cui prendono parte centinaia di figuranti, attraversa Piazza Umberto tra due ali di folla e si conclude con l’affissione delle quartine a tre diversi balconi della piazza. La sera del 23 agosto arriva il momento più bello, più suggestivo, più silenzioso di tutta la festa: la processione con le insigni reliquie della Patrona, precedute dai Rioni in abiti devozionali e con gli stendardi e accompagnate da un grandissimo numero di fedeli.
Via Della Resistenza
92026 Favara (AG)
Mobile: +39 366 3066216
Mail: info@foodtoursicily.it