Festeggiamenti in onore di San Teodoro Martire, patrono di Sorrentini, frazione del comune di Patti (Messina), celebrata la seconda domenica d’agosto, ma le cerimonie hanno inizio già il venerdì. A Santu Todaru è riconosciuto il potere di scacciare il demonio dagli spiritati, che, un tempo, accorrevano a Sorrentini anche dalla Calabria.
Il venerdì si svolge una prima processione delle “Pannuse”, fiaccole di ddisa (i pannusi) senza la partecipazione del clero, che si conclude con la “ballatella” attorno ai pannusi in fiamme ammonticchiati al centro della piazzetta, davanti alla chiesa. Le Pannuse, sono piante dal fusto erbaceo, fasci di ddisa (ampelodesmo, Ampelodesmos mauriticanus), di circa 2 metri che, durante la processione della reliquia di San Teodoro per le strade del paese, vengono dapprima accese e poi ammonticchiate fino a formare un falò, per la caratteristica “danza attorno al fuoco”, il ballo degli spiritati, ballo frenetico che viene eseguito dai fedeli al ritmo della musica della banda.
U ballatuni di Santu Todaru comincia verso mezzogiorno in chiesa e poi prosegue per le vie del paese. Per tutto il pomeriggio il fercolo con la statua del santo, viene portata a spalla attraverso le vie del paese per effettuare la questua: le campane suonano a distesa. A tratti viene eseguito il ballo della vara con il santo mentre la banda suona la musica di San Teodoro. I portatori seguono il ritmo della musica e ruotano con la vara ora a destra, ora a sinistra. Il sabato si ripete la processione con i pannusi che, questa volta, seguono il fercolo con le reliquie del Santo (frammenti di ossa): alla processione partecipano anche il clero e i confrati di San Teodoro. In chiesa, davanti alla vara del Santo, sono posti numerosi vasi di basilico infioccato di rosso.
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