Festività patronali in onore di San Placido Martire, patrono di Biancavilla (CT). La devozione per il santo martire benedettino, iniziò a diffondersi a Biancavilla circa due secoli dopo la fondazione della città. Infatti, in seguito ai terremoti e alle eruzioni, molti abitanti che vivevano nei paesi vicini emigrarono a Biancavilla, che era stato uno dei centri alle falde dell’Etna meno colpiti da tali calamità naturali. In concomitanza a questi eventi il culto di San Placido, già ampiamente diffusosi in tutta la Sicilia a seguito del ritrovamento del suo corpo nella chiesa di San Giovanni di Malta a Messina (sede del Gran Priorato dell’Ordine dei Cavalieri di Malta), il 4 agosto 1588, si radicò presto anche a Biancavilla.
Nella visita pastorale del 1602, il vescovo constata a Biancavilla la presenza di un imago sancti Placidi (immagine di san Placido), e il 20 marzo 1602, per l’interessamento della locale classe dirigente e per venire incontro ai sentimenti di devozione già presenti nel popolo biancavillese ottenne le reliquie di Placido, tratte da quelle rinvenute a Messina, per interessamento dell’abate Romano del vicino monastero di Santa Maria di Licodia, mentre Giandomenico Rebiba, vescovo di Catania, autorizza il dono delle reliquie e le autentica.
La consegna delle reliquie di San Placido è attestata da una pergamena che si conserva tra il tesoro della Chiesa Madre. Il 23 settembre 1709, Andrea Riggio, vescovo di Catania dal 1693 al 1717, emise il decreto vescovile che eleggeva San Placido patrono e protettore della terra di Biancavilla “per essere sfuggiti alla crudele strage (terremoto gennaio 1693 che distrusse Catania e tutta la Sicilia orientale) […] perché in futuro (la terra di Biancavilla) non sia distrutta dall’eccidio del terremoto e […] perché questa devozione rimanga salva nel ricordo dell’evento”.
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