A Galati Mamertino, in provincia di Messina, dal 23 al 26 agosto si svolge la festa dei “Tre Santi” in onore di San Rocco, del Santissimo Crocifisso e del protettore San Giacomo. Una grande festa popolare con piatti tipici e prodotti artigianali. La sera del giorno 23 il simulacro di San Rocco viene trasferito dalla Chiesa del Rosario, dove abitualmente è custodito, alla Chiesa Madre. L’indomani è la volta della processione con i simulacri di San Rocco e San Giacomo usciti verso mezzogiorno, dalla Chiesa Madre vengono portati in giro lungo alcune tra le più caratteristiche vie del centro urbano. Il 25, giorno della festa, nella Chiesa di Santa Caterina, luogo di culto dove si custodisce un bel Crocifisso di Frate Umile, nella tarda mattinata, viene celebrata una Santa Messa alla fine della quale il Santissimo Crocifisso, prelevato dalla sua cappella e collocato su una vara.
La Croce, oltre ad essere sostenuta dalla vara è tenuta in equilibrio da due serie di lunghissimi cordoni, generalmente tenuti dalle donne. I cordoni vendono tesi contemporaneamente in avanti e all’indietro e garantiscono l’equilibrio stabile della Croce. Nella serata è la volta di un’altra processione, forse più suggestiva, che muove dalla Chiesa Madre, ancora con i simulacri di San Rocco e San Giacomo che vengono condotti alla Chiesa di Santa Caterina dove, al corteo, si unisce il simulacro del Santissimo Crocifisso. Da qui i tre simulacri muovono insieme attraversando, con al seguito numerosi devoti di cui alcuni a piedi scalzi.
Il 26 giorno conclusivo dei festeggiamenti, si svolgono ben due processioni: una diurna e l’altra serale. Intorno a mezzogiorno, subito dopo le funzioni religiose, accompagnati da un festoso scampanio e da due bande musicali, i tre simulacri, facendosi largo tra la folla dei devoti, vengono fatti uscire dalla Chiesa Madre e condotti, con un lungo corteo processionale, fuori dal paese, ‘o Cummentu’, antica sede del Convento. Dopo una breve sosta la processione riprende il suo cammino per rientrare in paese e, quindi, nella Chiesa Madre da dove, in serata, prende il via la processione conclusiva dei più giorni di festeggiamenti, per far rientrare i vari simulacri nelle rispettive chiese di appartenenza. La processione, infatti, si dirige prima verso la Chiesa del Rosario, dove viene lasciata la statua di San Rocco, poi verso la Chiesa di Santa Caterina, dove viene lasciato il Crocifisso, quindi fa rientro, con la sola statua di San Giacomo, nella Chiesa Madre.
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