RICONOSCIMENTO DELLA DENOMINAZIONE COMUNALE: |
La Fava Cottoia di Modica è riconosciuta come prodotto a Denominazione Comunale disciplinato dal Comune di origine, in seguito alla legge nº 142 dell’8 giugno 1990. |
TERRITORIO DI PRODUZIONE: |
Modica (RA) |
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO: |
La fava appartiene alla famiglia delle Leguminose (o Papilionaceae). È una pianta erbacea annuale eretta, rigida e glabra che presenta radice a fittone con robuste ramificazioni laterali le più piccole delle quali sono ricche di grappoli di noduli lobati. Presenta steli robusti, quadrangolari, con spigoli rilevati, vuoti con uno o più rami basali.
Il frutto è un grosso baccello carnoso, cilindrico o appiattito, cuneato alla base e di lunghezza variabile da 10 a 30 cm a seconda della varietà e internamente rivestito di una lanugine biancastra. La parte edule è costituita da semi, contenuti nel baccello in numero da 2 a 5 che vengono usati sia allo stato fresco, che secco. |
DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
La fava è una tipica pianta miglioratrice, che assolve in modo eccellente il ruolo delle piante da rinnovo nei terreni argillosi e pesanti. Il posto più comune della fava nella rotazione è in precessione ai cereali e del frumento in particolare.
Bisogna preparare il terreno con una aratura medio-profonda (25-35 cm). Questa operazione è seguita da una tilleratura e da una rullatura che avranno la funzione di preparare un buon letto di semina. Non è necessario preparare un letto di semina molto affinato in superficie visto che il seme è grosso e il contatto con il terreno è sicuramente assicurato; invece è importante la profondità dell’affinamento che dovrà estendersi per una profondità non inferiore a 10 cm, profondità alla quale il seme viene deposto. La semina si effettua in autunno (prima decade di novembre) La raccolta viene effettuata nella terza decade di giugno. Nel caso della fava di Leonforte si effettua una raccolta semi-meccanizzata (handmade) che consiste nel mietere le piante quando i semi si ritrovano allo stadio ceroso, raccoglierle in andane, per lasciarle essiccare, per due settimane circa e nell’eseguire alla fine la trebbiatura. Nel caso delle altre varietà o ecotipi presenti in azienda è adottata la raccolta meccanica effettuando la trebbiatura allo stato secco (umidità al di sotto del 13%). I semi selezionati vengono stoccati in silos in atmosfera modificata o sono trattati con polvere di diatomee. Molta cura dovrà essere dedicata alla fase di post-raccolta essendo la fava una delle leguminose più suscettibile alle avversità di diverso genere (Tonchio). La produzione di seme, a seconda delle varietà e nei diversi ambienti, oscilla da 10-15 fino a 30 q/ha di seme secco. |
MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO: |
Mietitrebbia, silos in atmosfera modificata, crivelli |
DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA: |
Magazzini. |
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