FAGIOLO “COSARUCIARU” DI SCICLI Presidio Slow Food

PRODOTTI TIPICI SICILIANI

FAGIOLO “COSARUCIARU” DI SCICLI Presidio Slow Food

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CERTIFICAZIONE PRESIDIO SLOW FOOD:

Il fagiolo “Cosaruciaru” è un Presidio Slow food sostenuto dall’Assessorato delle risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana.

TERRITORIO DI PRODUZIONE:

Comune di Scicli (RG).

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO:

 

Un gruppo di agricoltori sciclitani ha custodito un fagiolo: il cosaruciaru (in dialetto “cosa dolce”) che si riconosce per via del suo colore bianco-panna con piccole screziature marroni intorno all’ilo. La sua coltivazione risale all’inizio del ‘900, quando il cosaruciaru, detto anche “casola cosaruciara”, aveva il suo peso nell’economia agricola locale. Al tempo gli era riservata un’area speciale, le cannavate, fatta di terreni alluvionali, freschi e permeabili, localizzati lungo il torrente Modica-Scicli. I coltivatori – detti ciumarari, da ciume (cioè fiume, in siciliano) – nel periodo del raccolto lo portavano in città sui carrettini e lo vendevano ai negozianti locali spuntando un buon prezzo. Allora si vendeva in grandi sacchi presenti in tutti i negozi di alimentari della città. Poi è quasi totalmente scomparso e solo alcuni affezionati contadini lo hanno coltivato nei propri orti per non perdere la possibilità di mangiarlo in una buona zuppa di verdure, o con le cotiche.

Il cosaruciaru è una pianta annuale non rampicante con due cicli produttivi di cui uno primaverile – estivo, che serve a produrre seme fresco per la semina del periodo autunnale. Il territorio sciclitano è complessivamente di poco superiore ai 100 metri di altitudine, ed è facile che qui si sviluppino attacchi di tonchio, con il raccolto primaverile si evita questo rischio. Per avere la massima garanzia in questo senso, i coltivatori praticano un trattamento a freddo del seme secco raccolto invece dalla metà di ottobre a novembre.

Stagionalità: Il fagiolo cosaruciaru si raccoglie dalla metà di ottobre a novembre, essiccato si trova in commercio tutto l’anno.

DESCRIZIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA:

Nessuna.

MATERIALI E ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA PREPARAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO:

Nessuna attrezzatura specifica.

DESCRIZIONE DEI LOCALI DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA:

 Nessuna.

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